lunedì 6 febbraio 2017

Travaglio a Treviglio

Il cuscinetto di tranquillità che la Mens Sana si è conquistata venendo da quattro vittorie di fila è quello che permette di guardare alla sconfitta di Treviglio (85-68) senza i disfattismi a cui porterebbe la sola visione della partita, di per sé. Una partita così aiuta anche a soppesare il valore assoluto di questa striscia di successi in cui la Mens Sana aveva trovato obiettivamente squadre non di livello o non in forma, o nessuna delle due cose. Quello che contava, soprattutto dopo le sette sconfitte di fila, era la classifica, per cui è andata benissimo così, ma poi anche serate come quella di Treviglio vanno accolte con consapevolezza di tutto. Come quella che accompagnerà ora una settimana in cui aspettarsi gli attesi sviluppi fuori campo. Ma che davvero?

IL GIOCATORE
Jonathan Tavernari. E' arrivato in macchina in giornata a Treviglio perché aveva 38 di febbre. Ce l'avesse sempre. Ha chiuso da miglior marcatore, pur giocando solo 20 minuti. Senza le sue tre triple del primo quarto, la partita poteva finire anche prima. Certo, ci sono stati brani difensivi in cui ha dato anche meno del solito (che già è quello che è), e Griccioli ha fatto capire che potevamo essere a posto così. Ma forse si può cominciare a dire senza timori di smentite che sta cominciando a trovare una certa continuità, attesa. E' la settima partita di fila in doppia cifra: nelle precedenti 13 partite l'aveva raggiunta solo quattro volte, dal 29 dicembre non ha più smesso. Arrivato come cecchino, in effetti averlo in campo quantomeno costringe le difese a spaziarsi come si fa con un tiratore da rispettare: a Treviglio ha messo cinque triple, e in stagione era successo solo nella grandinata con Tortona. Poi non c'entra niente, ma giusto per il gusto di ripescare un discorso vecchio: che sia per scelta o per necessità, in uscita dalla panchina non è parso così sciupato, anzi.

IL MOMENTO DECISIVO
Il secondo quarto, certo. Più nello specifico: i cinque minuti centrali subendo il 16-2 di parziale dal 24-23 al 12'21" al 40-25 al 17'15", attorno alle giocate di Sorokas, Sollazzo e Marini. La Mens Sana non è più tornata sotto la doppia cifra di divario. Di più: quei due punti sono arrivati dalla lunetta. Se si parla di canestri dal campo, la Mens Sana è stata 8'38" senza segnarne, dall'ultimo canestro di Tavernari al 9'46" al primo canestro successivo, che è arrivato solo al 18'24" (ancora con Tavernari, vedi sopra).

LA STATISTICA
Che Treviglio fosse uno dei migliori attacchi del campionato si sapeva. Certo, è stata una delle sue migliori 4-5 partite della stagione per percentuale da tre, 42%; è stata una delle sue migliori 3 partite della stagione per percentuale da due, 66%. Più che tenerla sotto media, per giocarsela è mancato un vero break difensivo, ma in linea di massima Treviglio ha giocato la sua partita, tanto più considerando il livello di fiducia di chi veniva da sette successi nelle ultime otto partite: nelle ultime sei Treviglio non è mai scesa sotto gli 80 punti segnati. Ma è dall'altra parte del campo che la Mens Sana è tornata sotto quota 70: Treviglio è una squadra che sì, segna molti punti, ma ne subisce anche 78.6 di media. La Mens Sana ne ha segnati dieci in meno.

LA CHIAVE
Parlando di punti segnati, gli americani. Le ultime tre partite, sono state quelle in cui dagli americani sono arrivati meno punti in tutto il campionato: 7 con Casale, 22 con Reggio, 27 con Treviglio (come all'andata). Certo, c'entrano i problemi fisici che hanno fatto saltare una partita a Mike Myers e lo tengono tuttora lontano dal top, "al 60%" dice Griccioli. Ma il 30% da due non l'aveva mai tirato in tutta la stagione, stavolta sì. E vederlo andare a sbattere come è capitato nel terzo quarto, e non solo, fa male agli occhi. Anche per quello che significa sulla sua capacità di non sbracare. E poi KT Harrell: nelle ultime quattro partite ha 7 assist di media, ha conquistato falli (anche Myers), ma è la settima partita in cui non va oltre i 16 punti segnati, perché tira poco, o male, o entrambe. Il 14% di Treviglio (1/7) è la sua peggiore percentuale da due in stagione. Al di là delle cifre, è sembrato uno che non trova più il suo posto, come se gli avessero cambiato tutto attorno, rimasto per metà serata fuori dalla partita per poi provare a forzare la porta in tutti i modi (con risultati modesti). Questione di condizione, dice Griccioli, che lo vede tutti i giorni.

LA DICHIARAZIONE
Giulio Griccioli, coach Mens Sana: "Sono tre settimane che sostanzialmente non ci alleniamo e si vede. Nel primo tempo siamo partiti bene ma fino a un certo punto, perché abbiamo lasciato troppo difensivamente a Treviglio. Nel secondo abbiamo completamente perso il ritmo della partita: quando dovevamo fare un contropiede camminavamo, quando dovevamo rallentare correvamo, non ci s'è capito nulla. Dal terzo quarto abbiamo interpretato meglio la partita, ma Treviglio ha sbagliato poco onestamente. Se giochi a sperare che gli altri sbaglino un tiro aperto è un casino (...) Ma la grossa differenza che si vede è che Treviglio va a un ritmo completamente diverso dal nostro, che non ci alleniamo da venti giorni. Abbiamo perso su un campo difficile contro una squadra che gioca una pallacanestro eccellente. Ci stava in condizioni normali, in queste condizioni ancora di più".

LE ALTRE
Con una partita in meno da giocare, a dieci giornate dalla fine, la zona playout resta distante 10 punti, perché Reggio Calabria terzultima è andata a perdere di 32 punti ad Agrigento. Alle sue spalle Scafati ha travolto Agropoli con 30 punti di scarto in trasferta nella sfida salvezza: Scafati lascia l'ultimo posto ad Agropoli, che rischia di restarci, e prova a vedere se è la volta buona per cominciare la scalata. Il quartultimo posto non si avvicina, perché Rieti (a +4 da Reggio, a +6 da Scafati e Agropoli) fa uno dei colpi di giornata vincendo di 15 contro Legnano seconda, agganciando così Ferentino. I ciociari hanno perso in casa con Trapani, che insieme a Casale (+19 su Eurobasket) si riavvicinano rispettivamente a -2 e -4 dalla Mens Sana. Guardandosi indietro, si assottigliano dunque le distanze dalle avversarie in chiave playoff, ma guardandosi avanti la Mens Sana può registrare le sconfitte di Latina, con la capolista Biella, e della Virtus Roma, in casa con Tortona, che dunque restano alla pari coi biancoverdi. Così adesso alle spalle di Biella (30) sono in tre le squadre al secondo posto (a 26): Treviglio, Legnano e Tortona.

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