sabato 18 febbraio 2017

Oltre la sconfitta di Legnano

E' andata come doveva, non come poteva. Per la Mens Sana è andata come doveva (57-55, punteggio mai visto)  sul campo di una squadra, Legnano, che da inizio stagione è praticamente sempre stata tra le prime 2-3 del campionato. Come doveva per chi ormai da tempo non ha Bucarelli (e ancora per un po' di tempo rischia di non averlo, altro che tre settimane totali), aveva Mascolo debilitato e per gran parte del secondo tempo ha dovuto fare a meno anche di Myers per forti crampi. Se c'era un tipo di partita per provare a vincere a Legnano, era quello che si è visto, ma col 25% totale dal campo non si va così lontani...  La classifica non si muove, si muovono altre cose, fuori dal campo.

IL GIOCATORE
KT Harrell. Non tanto perché ha segnato 23 punti su 55. Ha chiuso con 2/11 da due, 4/16 totale al tiro, 3 perse. Ma anche con 10 falli subiti, massimo stagionale, 13/16 dalla lunetta, massimo sia per liberi segnati che tentati. Da otto partite non aveva più segnato più di 16 punti. Lo specchio della sua partita è anche in quella di Raivio, che solo una volta in stagione ha segnato meno di questi 9 punti. Ad Harrell la Mens Sana chiede punti, perché ne ha bisogno come il pane, ed è capitato che non arrivassero, ma raramente ci sono state partite in cui non abbia portato difesa, o a volte anche creazione per altri, spesso falli conquistati. E' capitato, ma meno che a chiunque altro. Peccato doverlo tenere in campo 38 minuti, ma l'assenza di Bucarelli si sente.

IL MOMENTO DECISIVO
Potenzialmente tanti. La Mens Sana ha sbagliato l'ultimo tiro per pareggiare con Harrell andato a sbattere contro la difesa. Dieci secondi prima sul -1 aveva sbagliato con Flamini la tripla del vantaggio. E' sul tecnico preso da Griccioli a un minuto dalla fine che Legnano ha messo definitivamente la testa avanti, tecnico preso su una palla persa da Vildera in parità. Trenta secondi prima Harress aveva fatto 1/2 ai liberi. Insomma, senza entrare nel merito delle chiamate arbitrali: di treni ne sono passati. Eppure pensare di vincerla trovando da qualcuno i canestri decisivi in questo momento per la Mens Sana non è facile da immaginare. Forse per questo è più centrato pensare che la Mens Sana abbia perso la partita prima, quando in parità ha sbagliato in sequenza due tiri con Tavernari (che poi ha perso palla), uno con Harrell, uno con Flamini, uno con Saccaggi, uno con Vildera, uno con Harrell. Fa sette tiri sbagliati di fila con una persa. Nel primo quarto era andata anche peggio eh. Ma qui poi non c'era più tempo per riaccendersi. Negli ultimi cinque minuti la Mens Sana ha fatto tre punti, tutti dalla lunetta.

LA STATISTICA
Questi 57 punti sono minimo stagionale di Legnano, mai scesa sotto quota 64. Ma sono un minimo per i lombardi anche i 55 punti subiti. E minimo di punti segnati per la Mens Sana: il precedente minimo era stato il successo 58-57 con Casale, stavolta si sono ribaltati i ruoli. Con 14 punti totali, e 5/27 al tiro, dei tre titolari mensanini non americani, il 28% finale da due (13/47) non poteva che essere peggior prestazione stagionale per la Mens Sana (oltre al 2/11 di Harrell c'è anche il 2/10 di Saccaggi), mentre i biancoverdi erano già riusciti due volte a fare peggio di questo 18% (4/22, con 1/8 di Tavernari, 1/11 totale). Che Legnano fosse brava a mettere pressione sulla palla e poi a riempire l'area attorno all'intimidazione di Morley si sapeva, il resto lo ha fatto la solita serata sterile al tiro da fupro anche su tiri puliti. Nel primo e nel quarto periodo la Mens Sana ha segnato 16 punti totali, meno dei 17 nel solo terzo quarto (e 22 nel secondo).

LA CHIAVE
La chiave è fuori dal campo, ancora, e si entra in un momento della stagione in cui può diventare più interessante quello che succede fuori dal parquet. La certezza materializzata in mattinata di chiudere la stagione al PalaEstra (postumi di Eurobasket permettendo... ma non svegliate il can che dorme) è auspicabilmente la possibilità che la ruota possa girare. Risolta la questione palazzetto, che era sul serio una discriminante per la controparte, non solo per dire, ora non c'è più niente che ostacola le operazioni che tra l'inizio e la fine della settimana che viene (tra una firma che formalizza e un cda, altrui, che ratifica) metteranno in sicurezza la Mens Sana per quest'anno e le daranno per il futuro una prospettiva che a lungo pareva diventata difficile da immaginare. A proposito di palazzetto, c'è da sperare che la paura presa abbia fatto capire a chi di dovere che c'è da darsi da fare. Proprio per questo, è facile che di palazzetto (chi paga i lavori? chi lo gestisce? addirittura chi ne sarà il proprietario?) si torni a parlare.

LA DICHIARAZIONE
Giulio Griccioli, coach Mens Sana: "Abbiamo fatto un buon lavoro difensivamente parlando, cercando di togliere a Legnano soprattutto la circolazione di palla, cercando di essere aggressivi per fermare la palla sui pick and roll ma soprattutto giocando bene a protezione dell'area e sugli aiuti. In molti momenti della partita abbiamo avuto un'energia notevolmente superiore a quella di Legnano. Purtroppo bisogna anche far canestro, consola poco aver preso anche buoni tiri capendo un po' di più di non buttarci dove voleva Legnano, contro Mosley ogni volta, ma muovendo la palla abbiamo trovato tiri aperti. Facendo canestro la partita la vinci, vista la superiorità a rimbalzo e in tante statistiche, e la partita l'abbiamo fatta più sui nostri binari del ritmo e della corsa".

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