giovedì 27 ottobre 2016

Verso il ripianamento

Tutto sembra essere andato al proprio posto. E' stata messa in calendario tra un mese circa l'assemblea dei soci della Mens Sana Basket 1871 per formalizzare il ripianamento dei circa 220mila euro di perdita del bilancio al 30 giugno scorso, senza cui saremmo di nuovo a parlare di dissesto. Nota la posizione di Danilo Bono e della Polisportiva, ora ci sono gli elementi per dire che anche Associazione e Consorzio, il 72% del capitale, parteciperanno per la loro quota.

E' di questa settimana, dei giorni scorsi, la notizia che ha avuto successo il crowdfunding promosso dall'Associazione per trovare il denaro che le serviva per onorare la propria quota di 44mila euro. Tolto il denaro sul conto, i ricavi per la vendita delle magliette e altri introiti, Io Tifo Mens Sana si era proposta come obiettivo finale di raccogliere dal crowdfunding idealmente 25mila euro. Ma l'obiettivo minimo per poter decretare il successo dell'iniziativa, secondo le regole per questo tipo di raccolta, era stato fissato a quota 20mila: sotto quella quota, all'Associazione non sarebbe venuto niente, al di sopra sono tutte risorse che entrano.

Delle regole del gioco faceva parte anche l'accordo per cui, al raggiungimento di 10mila euro di raccolta, altri 10mila li avrebbe messi la Fondazione ChiantiBanca, contribuendo così al raggiungimento dei 20mila. ChiantiBanca che peraltro troverà posto negli spazi ancora "liberi" sulle maglie e sui pantaloncini di cui si parlava nei giorni scorsi. E' di mercoledì mattina il raggiungimento dei 10mila euro, dunque il successo dell'iniziativa, anzi si è già superata quota 11mila, grazie a un battage nelle ore precedenti costruito attorno a un post sponsorizzato su Facebook e a un sms inviato a 600 contatti dell'Associazione, ed evidentemente ha funzionato. Ha senso continuare a contribuire? Sì, nella misura in cui l'obiettivo finale e ideale della raccolta era fissato anche più in alto, a quota 25mila.

L'Associazione, che in occasione dell'ultima partita casalinga ha riscosso apprezzamenti anche per aver rispolverato il Biancoverde News, curato da Luca Ciani e Stefano Fini, venerdì scorso in assemblea ha messo alcuni punti fermi sul rinnovo delle proprie cariche. Ricevute le dimissioni di Barlucchi e Guidarini per il loro ingresso nel cda della MSB 1871, sarà comunque l'intero direttivo a essere rinnovato. Ci sono state delle proposte, alla fine si è deciso che le votazioni si terranno nell'arco di due giorni e si potrà partecipare solo di persona, al massimo con una delega ciascuno. Senza liste chiuse. Resta da decidere quanti nomi potrà indicare ogni votante, lo ratificherà il direttivo in una sua prossima riunione.

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Il Consorzio, con Egidio Bianchi e Luca Gentili a orientarne l'azione in questo momento di passaggio, sta affrontando un giro di consultazioni con i vari consorziati in cui condividere proposte, disponibilità e possibili misure riguardo alla necessità di partecipare al ripianamento, che per quanto di competenza dell'azionista di maggioranza è di circa 115mila euro. Anche di questo si è parlato nel cda del Consorzio di giovedì sera, alla presenza di due terzi degli aventi diritto.

Questa fase di colloqui, che finora non sembra aver incontrato risposte negative, è la premessa necessaria per arrivare all'assemblea del Consorzio già con le soluzioni per affrontare le necessità. E visti i 15 giorni di anticipo che servono per convocare l'assemblea, ecco che si spiega la decisione di fissare al mese prossimo il cda della MSB 1871 che si occuperà del ripianamento (e probabilmente di qualche cambio di consiglieri). La formula è allo studio, o comunque in attesa di essere condivisa e poi approvata, ma quello che più importa all'esterno è che dal Consorzio trapela la certezza che il ripianamento si farà: non è in dubbio che le risorse ci siano, restano da stabilire le modalità.

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